La Teoria del Deficit Parentale

La teoria del Deficit Parentale, sviluppata dal Dott. Andrea Vitale, psicoterapeuta darwinista, trae ispirizazione da autori che vanno da Lorenz a Dawkins, da Morris a Alice Miller (v. anche Wikipedia, voce Deficit Parentale). Propone un nuovo modello di psicologia e di psicoterapia fondato sulla teoria dell'attaccamento di John Bowlby e sul pensiero evoluzionistico di Darwin. Secondo questo modello le cause del disagio individuale, proprio dell'essere umano, vanno ricercate nel tipo di accudimento ricevuto nel corso dell’infanzia. La teoria si basa su un'analisi del comportamento umano e in particolare di quella serie di comportamenti definiti dalla nostra cultura "educazione". L'uomo è infatti un mammifero che invia alla prole un segnale ridotto in termini di frequenza e di quantità ed è soprattutto l'unico che sistematicamente gli urla, la umilia, la percuote e la violenta sessualmente.
Un modello di relazione nettamente diverso da quello di tutti gli animali che genera, nel bambino prima e nell'adulto poi, una repressione della sua vera natura sotto la maschera di "un falso sé" dietro la quale tuttavia, persistono il dolore e la rabbia del bambino che non è stato amato a sufficienza.